La cefalea è una delle problematiche più comuni riscontrate nella popolazione e rappresenta un problema sanitario che ha un grande impatto sulla qualità della vita delle persone.
Tra le cefalee più comuni vi sono:
Gli ostacoli per una gestione ottimale delle cefalee primarie sono rilevanti, in particolare:
Tutto ciò concorre ad affidare molto spesso il trattamento delle cefalee primarie alle cure farmacologiche. Ancora oggi vi è però un’alta percentuale di pazienti che riferisce risultati insoddisfacenti, in particolar modo nel trattamento dell’emicrania [5-7], manifestando un peggioramento della sintomatologia come spesso accade nei casi di medication-overuse headache (MOH). Per MOH si fa riferimento ad una cefalea che si sviluppa come conseguenza di un eccessivo uso di farmaci per cefalee acute o sintomatiche (analgesici semplici e FANS da 15 giorni o più) che causa un nuovo tipo di mal di testa o un marcato peggioramento del mal di testa preesistente [8].
Al fine di limitare l’utilizzo di farmaci in pazienti che presentano alti gradi di cronicità la Terapia Manuale si sta diffondendo come trattamento delle cefalee. Le tre cefalee primarie, seppur differenti per caratteristiche ed eziopatogenesi, sembrano rispondere tutte positivamente alla Terapia Manuale, intesa come una metodologia di gestione conservativa del paziente che ha lo scopo di valutare, individuare e trattare differenti condizioni cliniche disfunzionali mediante un’ampia varietà di tecniche che possono essere classificate in tre gruppi principali [9-12]:
Dott. Marco Rafanelli
Specializzato nel trattamento delle cefalee di origine cervicale e coautore
di una pubblicazione sull’efficacia della Terapia Manuale in soggetti con cefalea.
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