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CEFALEA

Cos’è la Cefalea?

La cefalea è una delle problematiche più comuni riscontrate nella popolazione e rappresenta un problema sanitario che ha un grande impatto sulla qualità della vita delle persone.

Tra le cefalee più comuni vi sono:

  • la Cefalea Muscolo Tensiva che rappresenta la forma più diffusa e di maggior interesse sanitario (il 47% delle cefalee presenti nella popolazione mondiale) [1]
  • l’Emicrania che colpisce il 3% della popolazione mondiale in maniera cronica [2]
  • la Cefalea Cervicogenica è molto spesso associata a disfunzioni muscolo-scheletriche cervicali. Viene definita come “una cefalea causata da disordini del tratto cervicale e delle sue componenti osso, disco e/o componenti dei tessuti molli di solito accompagnata da dolore al collo” [3]

Gli ostacoli per una gestione ottimale delle cefalee primarie sono rilevanti, in particolare:

  1. la difficoltà di ottenere una diagnosi accurata
  2. di valutare la gravità della sintomatologia e la disabilità ad essa associata
  3. la scarsa considerazione di risorse potenzialmente preziose come ad esempio gli interventi comportamentali e un uso efficace del trattamento preventivo
  4. il tempo limitato per adattare le terapie disponibili ai bisogni del singolo paziente. [4]

I farmaci non sono la soluzione!

Tutto ciò concorre ad affidare molto spesso il trattamento delle cefalee primarie alle cure farmacologiche. Ancora oggi vi è però un’alta percentuale di pazienti che riferisce risultati insoddisfacenti, in particolar modo nel trattamento dell’emicrania [5-7], manifestando un peggioramento della sintomatologia come spesso accade nei casi di medication-overuse headache (MOH). Per MOH si fa riferimento ad una cefalea che si sviluppa come conseguenza di un eccessivo uso di farmaci per cefalee acute o sintomatiche (analgesici semplici e FANS da 15 giorni o più) che causa un nuovo tipo di mal di testa o un marcato peggioramento del mal di testa preesistente [8].

Come risolvere il problema?

Al fine di limitare l’utilizzo di farmaci in pazienti che presentano alti gradi di cronicità la Terapia Manuale si sta diffondendo come trattamento delle cefalee. Le tre cefalee primarie, seppur differenti per caratteristiche ed eziopatogenesi, sembrano rispondere tutte positivamente alla Terapia Manuale, intesa come una metodologia di gestione conservativa del paziente che ha lo scopo di valutare, individuare e trattare differenti condizioni cliniche disfunzionali mediante un’ampia varietà di tecniche che possono essere classificate in tre gruppi principali [9-12]:

  • mobilizzazione articolare: comunemente definita come movimento delle articolazioni all’interno del range fisiologico di movimento, implica bassa velocità, piccola o grande ampiezza.
  • manipolazione articolare: consiste nell’applicazione di una forza eseguita ad alta velocità e bassa ampiezza diretta a specifici segmenti articolari.
  • tecniche incentrate sui tessuti molli:
    • myofascial release: include una grande varietà di tecniche manuali, come allungamenti fasciali e pressioni a bassi carichi, che hanno l’intento di restituire una lunghezza ottimale alla fascia muscolare, diminuirne il dolore e migliorarne la funzione.
    • trattamento di Myofascial Trigger Points (MTrPs): può essere eseguito con differenti approcci manuali come lo stretching e massaggio trasverso profondo o l’applicazione di pressioni mantenute con l’obiettivo del rilascio della taut band e l’elicitazione del flusso vascolare.
    • stretching: si effettua per ridurre la rigidità del tessuto muscolare, con lo scopo di “rimodellare” il tessuto connettivo tramite i fibroblasti. Il più grande effetto di allungamento delle fibre muscolari si ha quando l’allungamento supera la lunghezza ottimale della fibra.
    • muscle energy techniques (MET): si fa riferimento a diverse tecniche di allungamento muscolare che hanno lo scopo di rilassare e allungare i muscoli agonisti-antagonisti sfruttando i meccanismi di innervazione reciproca.

                                            cefalea                                   

Dott. Marco Rafanelli

                                      Specializzato nel trattamento delle cefalee di origine cervicale e coautore

di una pubblicazione sull’efficacia della Terapia Manuale in soggetti con cefalea.

 

 

 

Note

[1] Jensen R, Stovner L. Epidemiology and comorbidity of headache. Lancet Neurol. 7, 2008; 354-361.

[2] Grande RB, Aaseth K, Gulbrandsen P, Lundqvist C, Russell MB. Prevalence of primary chronic headache in a population-based sample of 30- to 44-year-old persons. The Akershus study of chronic headache. Neuroepidemiology 2008; 30(2):76-83.

[3] Fredriksen T, Antonaci F, Sjaastad O. Cervicogenic headache: too important to be left un-diagnosed. J Headache Pain. 2015; 16:6. Published online 2015 Jan 20. doi:  10.1186/1129-2377-16-6

[4] Matchar D, Harpole L, Samsa G, Jurgelski A, Lipton R B, et al. The Headache Management Trial: A Randomized Study of Coordinated Care; Headache 2008; 1295.

[5] Lipton RB, Bigal ME, Diamond M, Freitag F, Reed M, Stewart WF. Migraine prevalence, disease burden, and the need for preventive therapy. Neurology 2007; 68:343–9.

[6] Berger A, Bloudek LM, Varon SF, Oster G. Adherence with migraine prophylaxisin clinical practice. Pain Pract. 2012; 12:541–9.

[7] Peres MFP, Silberstein S, Moreira F, Corchs F, Vieira DS et al. Patients preference for migraine preventive therapy. Headache. 2007; 47:540–5.

[8] Sinclair A J, Sturrock A, Davies B, Pract M. Headache management: pharmacological approaches. Neurol. 2015 Dec; 15(6): 411–423.

[9] Hoving JL, Koes BW, de Vet HC, van der Windt DA et al. Manual therapy, physical therapy, or continued care by a general practitioner for patients with neck pain. A randomized, controlled trial. Ann Intern Med. 2002; 136:713–722.

[10] Farrell JP, Jensen GM. Manual therapy: a critical assessment of role in the profession of physical therapy. Phys Ther. 1992; 72:843–852.

[11] Fitzgerald GK, McClure PW, Beattie P, Riddle DL. Issues in determining treatment effectiveness of manual therapy. Phys Ther. 1994; 74:227–233. 

[12] Jette AM, Delitto A. Physical therapy treatment choices for musculoskeletal impairments. Phys Ther. 1997; 77:145–154.